Il documento di valutazione dei rischi generali e specifici è un documento che identifica i possibili rischi sul posto di lavoro valuta e previene  l’esposizione dei lavoratori a situazioni di rischio pericolose.

Ichnossicurezza, attraverso i propri tecnici professionisti, valuta i rischi relativi alle lavoratrici gestanti. Questo documento è obbligatorio in qualsiasi attività con lavoratrici. E può essere effettuato in maniera preventiva anche se non sono presenti donne in gravidanza. I datori di lavoro utilizzano questa importante valutazione per scoprire se una dipendente può continuare a lavorare durante la gravidanza o se deve smettere di lavorare presto a causa di fattori di rischio che potrebbero essere dannosi per la sua salute e per il suo feto. Con questo documento i datori di lavoro possono anche dichiarare se le lavoratrici possono essere trasferite a lavori meno rischiosi e compatibili con lo stato di gravidanza prima della rinuncia. Inoltre, tale valutazione sarà allegata alla domanda di congedo anticipato presso l’ispettorato del lavoro.

In tutte le attività con lavoratori di età inferiore ai 18 anni deve essere effettuata una valutazione del rischio per i minori. Questo va fatto anche se i lavoratori provengono da programmi scolastici, ruotano i lavori scolastici o sono assunti con un normale contratto di lavoro. Questa valutazione è importante per dimostrare che non ci sono rischi che i lavoratori minorenni. Tale valutazione è obbligatoria ogni volta che un’azienda assume un lavoratore minorenne. Infatti, prima di inserire il lavoratore nella realtà lavorativa dell’azienda, è necessario fornirgli specifiche informazioni relative all’organizzazione della sicurezza, oltre a valutare i rischi.

Il rischio di stress lavoro correlato deve essere valutato in tutte le attività e identificare possibili fattori di stress che possono influire negativamente non solo sulle prestazioni aziendali ma anche sulla salute fisica e mentale dei dipendenti. Le aziende con livelli di stress più bassi sono più produttive, più sane, hanno costi operativi inferiori e hanno dipendenti più felici e più sicuri. Una valutazione del rischio di stress correlato al lavoro è uno strumento utile per controllare e gestire i rischi da stress in un’azienda. Questa valutazione è obbligatoria.

La valutazione del rischio biologico è obbligatoria in tutte le attività che comportano il contatto diretto o indiretto con microrganismi di qualsiasi tipo (batteri, virus, ecc.).

La valutazione del rischio chimico è obbligatoria in tutte le attività in cui vengono utilizzate, prodotte (intenzionalmente o come rifiuto) sostanze chimiche di ogni tipo. In una valutazione dei rischi, il datore di lavoro individua inizialmente la potenziale presenza di agenti chimici pericolosi sul posto di lavoro e valuta i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori posti dalla presenza di tali agenti, tenendo conto, in particolare: a) le sue proprietà pericolose; b) Informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal fornitore attraverso le relative schede di sicurezza redatte ai sensi del Regolamento (CE).

L’MMC richiede l’uso frequente di sollevamento pesi, spostamento e movimentazione in qualsiasi attività. La valutazione del rischio è richiesta per tutte le attività che spostano o movimentano carichi.

La valutazione del rischio è obbligatoria per le attività che comportano qualsiasi tipo di movimento ripetitivo.

In piedi e seduti in modo specifico sono richiesti durante tutte le attività in cui è obbligatoria la valutazione del rischio posturale.

Qualsiasi attività che comporti il ​​traino, il trasporto o il sollevamento mediante strumenti come transpallet, carrelli o catene, deve essere sempre svolta con un’adeguata valutazione del rischio.

I datori di lavoro implementano metodi appropriati, come i macchinari, per evitare la necessità di movimentare fisicamente i carichi dei propri lavoratori.

La valutazione del rischio rumore è richiesta per ogni attività che utilizza attrezzature e macchinari, nonché per tutti i sistemi che emettono rumore. La valutazione è obbligatoria nel momento in cui si hanno sorgenti sonore che superano gli 80 dB.

La normativa richiede ai datori di lavoro di valutare l’esposizione al rumore dei lavoratori secondo diverse tipologie di calcolo.

In tutti i casi in cui attrezzature o macchinari emettono vibrazioni ai lavoratori, le valutazioni del rischio di vibrazioni sono obbligatorie. Questo vale sia per l’intero sistema del corpo, o WBV, sia per il sistema mano-braccio, o HAV.

La legge richiede ai datori di lavoro di valutare l’esposizione dei lavoratori alle vibrazioni meccaniche. Questo può essere fatto osservando visivamente le condizioni dei lavoratori. Se necessario, i datori di lavoro possono anche misurare i livelli di vibrazione a cui sono esposti i lavoratori.

Le informazioni sulle probabili vibrazioni dell’apparecchiatura possono essere raccolte dai database regionali o dal produttore dell’apparecchiatura. Ad esempio, è necessario prendere in considerazione condizioni di lavoro specifiche e consultare il produttore dell’attrezzatura per informazioni sulle probabili vibrazioni dell’attrezzatura.

Sebbene i datori di lavoro siano obbligati a valutare tutti i rischi sul luogo di lavoro per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori (come definiti dal D.Lgs. 81/08), vi sono alcuni rischi che sono più facili da identificare e altri che possono essere più complessi; uno di questi è il rischio dal microclima del luogo di lavoro.

Le valutazioni del rischio di incendio sono obbligatorie in tutte le attività e identificano possibili fonti di accensione che potrebbero causare un incendio o un’esplosione, compromettendo la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Per valutazione del rischio incendio si intende il processo di valutazione dei rischi posti dal verificarsi di un incendio, ed è parte integrante (e specifica) di un DVR.

Consente di classificare le aziende in base al rischio incendio e di verificare il rispetto della normativa sul posto di lavoro, in particolare il DM 10 marzo 1998.

Le valutazioni del rischio di incendio sono obbligatorie in tutte le attività e identificano possibili fonti di accensione che potrebbero causare un incendio o un’esplosione, compromettendo la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Per valutazione del rischio incendio si intende il processo di valutazione dei rischi posti dal verificarsi di un incendio, ed è parte integrante (e specifica) di un DVR.

Consente di classificare le aziende in base al rischio incendio e di verificare il rispetto della normativa sul posto di lavoro, in particolare il DM 10 marzo 1998.

Il termine ATEX, abbreviazione di “ATmosphères EXplosibles”, si riferisce al rischio di esplosione causato da una miscela di aria e altre sostanze infiammabili (come gas, vapori, polvere, ecc.) in determinate condizioni atmosferiche.

Per la tutela dell’esposizione dei lavoratori alle radiazioni ionizzanti (artificiali e naturali), è in vigore il D.Lgs. 101/2020 che ha modificato l’art. 180 comma 3 del D.Lgs. 81/08 come segue: “la protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti è disciplinata, nel rispetto dei principi di cui al Titolo I, dalle disposizioni speciali in materia”.

Le valutazioni Luxometriche forniscono la misurazione strumentale dei livelli di illuminazione in varie postazioni di lavoro e aree di lavoro, nonché il controllo della luminosità ambientale rispetto alle caratteristiche del sito e al tipo di attività svolta.

Esistono diversi tipi di possibili conseguenze associate al rischio di rapina: dai danni alle attività, sia economiche che fisiche o visive, alle gravi conseguenze fisiche e psicologiche che possono colpire i lavoratori.

Lo spazio confinato è caratterizzato da accesso e uscita difficili o limitati, ventilazione naturale sfavorevole, nel quale, in presenza di fattori pericolosi, potrebbero verificarsi lesioni gravi o mortali.