Documento di valutazione dei rischi DVR – Olbia- Ichnossicurezza
La valutazione dei rischi, oltre ad essere obbligatoria per tutte le attività che abbiano un dipendente o equiparato ad esso (socio lavoratore, apprendista ecc), è fondamentale al fine di ridurre al minimo gli incidenti sul lavoro, dunque garantire la totale sicurezza sul posto di lavoro. Secondo il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (articoli 17, 28 e 29 del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81), il DVR è un documento imprescindibile ed uno degli obblighi inderogabili del Datore di Lavoro che deve necessariamente elaborarlo e non può delegare questa responsabilità ad altre figure interne o esterne all’azienda. La valutazione dei rischi è uno degli elementi più importanti in capo al datore di lavoro, con il fine di tutelare il lavoratore dai rischi presenti durante il normale turno di lavoro.
DVR ad Olbia: che cos’è il documento valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi si traduce in un documento chiamato DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), dove al suo interno sono individuati tutti i rischi presenti nell’ambiente lavorativo che sono in grado di causare infortuni, malattie e morti sul lavoro, con conseguente danno per la salute dei lavoratori.
Ad effettuare la valutazione dei rischi è il datore di lavoro che in questo caso può avvalersi della collaborazione di alcune figure, anche esterne: nello specifico ci riferiamo al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), al medico competente e ad altri professionisti esperti nel settore.
Nel dettaglio, che cosa viene individuato nel DVR? Possiamo affermare che riguarda specificamente tre punti chiave: individuazione dei rischi, individuazione delle misure preventive e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
DVR ad Olbia: contenuti e informazioni utili
In primis il datore di lavoro, insieme alle figure lavorative citate prima, espone una relazione dove, per ogni sezione dell’azienda, vengono individuati gli eventuali rischi presenti. Qualora ci fossero, devono essere apportati gli accorgimenti e le relative misure preventive e protettive necessarie per evitare che quel determinato rischio si manifesti; agendo in questo modo, si salvaguardia la salute del lavoratore da un grave danno fisico.
Il piano di miglioramento delle misure di sicurezza servirà per garantire nel tempo il miglioramento dei livelli di sicurezza all’interno dell’intera azienda.
Tra le altre cose, il DVR contiene una valutazione di tutti i rischi anche e soprattutto in riferimento alle sostanze e preparati chimici impiegati, alla scelta delle attrezzature e alla sistemazione dei luoghi di lavoro ma anche dalle attente valutazioni di specifiche attività. Tra queste, alcuni esempi più ricorrenti possono essere:
– la valutazione del rischio stress;
– la valutazione della movimentazione manuale dei carichi;
– la valutazione del rischio rumore (valutazione strumentale col fonometro);
– la valutazione del rischio vibrazioni;
– la valutazione del rischio biologico;
– la valutazione del rischio incendio ecc.
DVR ad Olbia: le figure e i tempi previsti
Essendo così importante, dove sarà custodito il DVR? Una volta elaborato, il datore di lavoro lo custodirà nell’unita produttiva a cui si riferisce e sarà stilato in modalità cartacea o in supporto informatico; inoltre deve essere munito di data certa o attestata dalla sottoscrizione del documento medesimo da parte del datore di lavoro, nonché, ai soli fini della prova della data, dalla sottoscrizione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) o del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST) e del Medico Competente (MC), ove nominato.
Inoltre, ci sono dei termini prestabiliti per redigerlo? Di norma, la valutazione dei rischi deve essere effettuata prima dell’inizio dell’attività lavorativa e il DVR deve essere redatto entro 90 giorni dall’inizio dell’attività. Non ha una scadenza vera e propria: deve essere aggiornato in occasione di alcune modifiche importanti riguardanti il processo produttivo o l’organizzazione del lavoro. Un esempio può essere l’acquisto di nuovi macchinari da parte dell’azienda. Se non dovessero presentarsi situazioni particolari, in media deve essere rivisitato una volta all’anno oppure nel caso in cui cambi la normativa.
La mancata valutazione dei rischi da parte del Datore di Lavoro è sanzionabile con arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 2.500 a € 6.400. Se reiterata, può comportare anche la sospensione dell’attività imprenditoriale.
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– Sopralluogo in sito;
– Verifica dei documenti attinenti la sicurezza;
– Analisi e individuazione dei rischi;
– Individuazione delle misure di prevenzione e protezione da attuare, compresa la formazione;
– Elaborazione, consegna e spiegazione del documento al datore di lavoro e ai lavoratori;
– Mantenimento del documento DVR aggiornato in base ai cambiamenti aziendali e/o legislativi.
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