Ristorazione nella zona gialla, nuove disposizioni e HACCP in Sardegna
Dal 17 Maggio ristoranti aperti a pranzo e a cena, purché all’aperto.
Nella mia area sono aperti ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione? È consentito il consumo di cibi e bevande al loro interno?
In Sardegna dal 17 Maggio 2021, è consentito, dalle ore 5.00 alle 22.00 e comunque nel rispetto dei limiti orari stabiliti per gli spostamenti, il consumo al tavolo esclusivamente all’aperto nei bar, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione.
Fino al 31 maggio 2021 compreso non è invece consentito il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita anche la vendita con asporto di cibi e bevande. La consegna a domicilio è consentita senza restrizioni, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza restrizioni ma nel rispetto delle linee guida e dei protocolli di settore, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
Dal 1° giugno 2021 sarà consentita l’attività dei servizi di ristorazione, svolta da qualsiasi esercizio, anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle ore 5.00 alle 18.00.
È consentito entrare o restare all’interno di bar, ristoranti e degli altri locali adibiti alla ristorazione (pub, gelaterie, pasticcerie…), se è sospeso il consumo di cibi al loro interno?
L’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti sono consentiti per l’uso dei servizi igienici, per effettuare il pagamento del conto (ove non fosse possibile effettuarlo all’esterno) o per acquistare i prodotti per asporto, per il tempo strettamente necessario a tali necessità e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti.
HACCP COVID 19: il piano di autocontrollo deve prevedere sempre il rischio biologico da coronavirus
Il manuale HACCP Covid 19 deve ormai analizzare obbligatoriamente il Rischio coronavirus nel luogo di lavoro ed opera di concerto con il Documento di Valutazione del Rischio a seguito della diffusione del coronavirus (COVID19) su tutto il territorio nazionale, per la parte luogo di lavoro secondo il Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14 Marzo 2020.
Come sappiamo, in base alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, il datore di lavoro è tenuto alla valutazione di “tutti i rischi”. La specifica valutazione per il rischio da agenti biologici (in questo caso il COVID-19) è prevista dal titolo X. Una valutazione del rischio specifico per COVID-19 è obbligatoria per tutte le fattispecie in cui il rischio legato all’attività sia diverso da quello della popolazione generale. Nell’ambiente di lavoro, il lavoratore è tenuto ad esempio a contatto con fornitori/clienti, a viaggi di lavoro, a interazione con soggetti potenzialmente infetti ecc. Tali interazioni nell’ambiente di lavoro modificano potenzialmente il livello di rischio COVID-19. Si applica quindi il titolo X sugli agenti biologici e i disposti generali del titolo I del D.Lgs. 81/08.
Perché è importante il manuale haccp?
Giusto in questo senso aggiornare il manuale haccp per le stesse motivazioni legate all’aggiornamento del DVR. Chi lavora nel settore alimentare ad esempio nella preparazione ovvero nella somministrazione di alimenti e bevande entra in contatto tanto con persone che potenzialmente possono essere infette, ed egli stesso nella preparazione e manipolazione degli alimenti può essere veicolo di infezione. E’ giusto dunque conoscere e applicare le corrette prassi igieniche per limitare al minimo il rischio diffusione del virus.
Proprio in questa ottica sempre più spesso avrete sentito parlare di HACCP (acronimo inglese per Hazard Analysis and Critical Control Points che in italiano potremmo tradurre con Sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici). Tale sistema fa chiaramente riferimento alle buone prassi da seguire per l’analisi dei rischi e il controllo dei punti critici, anche in termini di formazione per il personale (alimentaristi).
Ovviamente la sola formazione del personale non è sufficiente a garantire la validità del sistema, occorre disporre di una documentazione obbligatoria che prende il nome di Piano di autocontrollo haccp,
Ichnossicurezza redige per voi il piano di autocontrollo!