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Denuncia infortunio sul lavoro, come si fa

Denuncia infortunio sul lavoro, come si fa.

Un infortunio sul lavoro è un evento dovuto ad una causa fortuita che provoca lesioni traumatiche verificatosi nello svolgimento dell’attività lavorativa. Sono considerati infortuni sul lavoro anche gli infortuni in itinere, ovvero quelli che si possono verificare durante il percorso dall’abitazione al luogo di lavoro.

Denuncia infortunio sul lavoro, Ichnossicurezza informa

Nel momento in cui avviene un infortunio, anche di lieve entità, il lavoratore è obbligato a dare immediata comunicazione al Datore di Lavoro, il quale è tenuto a denunciare all’INAIL l’incidente accaduto. Questa comunicazione dal 1° Luglio 2013 deve essere trasmessa all’INAIL esclusivamente per via telematica.

La denuncia dovrà essere effettuata per tutti gli infortuni che hanno portato l’assenza dal lavoro per almeno tre giorni, escluso quello in cui è accaduto l’incidente.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di inoltrare la comunicazione di infortunio entro due giorni dalla ricezione del certificato medico. Se dall’infortunio è derivata la morte o vi è un serio pericolo di morte del lavoratore, questa dovrà essere comunicata entro le 24 ore successive.

Per gli infortuni non guaribili entro tre giorni, il datore di lavoro deve inviare una copia della denuncia di infortunio all’Autorità locale di Pubblica Sicurezza.
In caso di denuncia mancata, tardiva, inesatta oppure incompleta, è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa (articolo 53, Testo Unico 1124/1965 e successive modifiche e integrazioni). Anche in caso di mancata oppure inesatta indicazione del Codice Fiscale del lavoratore, è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa a carico del Datore di Lavoro.
L’ufficio di Polizia Locale, una volta ricevuta la denuncia, annota l’atto in apposito registro e ne invia copia all’ASL di competenza. Per gli infortuni con prognosi superiore a 30 giorni, l’ASL invierà la copia all’Ispettorato del Lavoro per eventuali indagini e controlli di competenza.

Come si possono evitare gli infortuni sul lavoro?

La valutazione dei rischi, oltre ad essere obbligatoria per tutte le attività che abbiano un dipendente o una figura equiparata ad esso (socio lavoratore, apprendista ecc), è fondamentale al fine di ridurre al minimo gli incidenti sul lavoro, dunque garantire la totale sicurezza sul posto di lavoro.

Secondo il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (articoli 17, 28 e 29 del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81), il DVR è un documento imprescindibile ed uno degli obblighi inderogabili del Datore di Lavoro che deve necessariamente elaborarlo e non può delegare questa responsabilità ad altre figure interne o esterne all’azienda.

La valutazione dei rischi è uno degli elementi più importanti in capo al datore di lavoro, ed ha il fine di tutelare il lavoratore dai rischi presenti durante il normale turno di lavoro.

La valutazione dei rischi si traduce in un documento chiamato DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), che, al suo interno individua tutti i rischi presenti nell’ambiente lavorativo che sono in grado di causare infortuni, malattie e morti sul lavoro, con conseguente danno per la salute dei lavoratori.

Ad effettuare la valutazione dei rischi è il datore di lavoro che in questo caso può avvalersi della collaborazione di alcune figure, anche esterne: nello specifico ci riferiamo al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), al medico competente e ad altri professionisti esperti nel settore.

Nel dettaglio, che cosa viene individuato nel DVR?

Possiamo affermare che riguarda specificamente tre punti chiave: individuazione dei rischi, individuazione delle misure preventive e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

In primis il datore di lavoro, insieme alle figure lavorative citate prima, espone una relazione dove, per ogni sezione dell’azienda, vengono individuati gli eventuali rischi presenti. Qualora ci fossero, devono essere apportati gli accorgimenti e le relative misure preventive e protettive necessarie per evitare che quel determinato rischio si manifesti; agendo in questo modo, si salvaguardia la salute del lavoratore da un grave danno fisico.

Il piano di miglioramento delle misure di sicurezza servirà per garantire nel tempo il miglioramento dei livelli di sicurezza all’interno dell’intera azienda.

Tra le altre cose, il DVR contiene una valutazione di tutti i rischi anche e soprattutto in riferimento alle sostanze e preparati chimici impiegati, alla scelta delle attrezzature e alla sistemazione dei luoghi di lavoro ma anche dalle attente valutazioni di specifiche attività. Tra queste, alcuni esempi più ricorrenti possono essere:
– la valutazione del rischio stress;
– la valutazione della movimentazione manuale dei carichi;
– la valutazione del rischio rumore (valutazione strumentale col fonometro);
– la valutazione del rischio vibrazioni;
– la valutazione del rischio biologico;
– la valutazione del rischio incendio ecc.

La mancata valutazione dei rischi da parte del Datore di Lavoro è sanzionabile con arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 2.500 a € 6.400. Se reiterata, può comportare anche la sospensione dell’attività imprenditoriale.

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