Il rischio di caduta dall’alto è un rischio per cui dovrebbe essere sempre garantita un’esposizione nulla.
Nel rischio di caduta il lavoratore non è in grado di percepire l’entità del danno finché l’evento non si verifica, e spesso per sottovalutazione della situazione o troppa sicurezza non si tiene conto di questo aspetto.
Ipotizzando che il lavoratore si muova in quota a una velocità di circa 2 m/s (perché impegnato nello svolgimento del lavoro) la caduta lo potrebbe portare a oltre 3 metri dalla verticale rispetto al punto di partenza.
Le cadute non sono tutte uguali perché l’estensione e la durata della caduta possono comportare danni più o meno elevati al lavoratore. Il D.Lgs. 81/08 non fa distinzione tra le diverse modalità di caduta ma in letteratura si possono trovare indicate 4 tipologie di caduta suddivise in base alle loro caratteristiche:
- caduta libera;
- caduta libera limitata;
- caduta contenuta;
- caduta totalmente prevenuta.
Nella diapositiva si analizzano le prime due tipologie di caduta:
•caduta libera: è una caduta dove la distanza di caduta, prima che il sistema di arresto di caduta inizi a prendere il carico, è superiore a 600 mm sia in direzione verticale, sia lungo un pendio sul quale non è possibile camminare senza l’assistenza di un corrimano.
•caduta libera limitata: è una caduta dove la distanza di caduta libera, prima che il sistema di arresto di caduta inizia a prendere il carico, è uguale o inferiore a 600 mm sia in direzione verticale, sia su un pendio sul quale non è possibile camminare senza l’assistenza di un corrimano.
La soglia dei 600 mm come lunghezza di attivazione del sistema di arresto deriva da considerazioni sull’energia di caduta e ha lo scopo di limitare le sollecitazioni sul corpo dell’operatore nella fase di arresto.
Le altre tipologie di caduta sono:
•caduta contenuta: è una caduta dove la persona che sta cadendo è trattenuta dall’azione combinata di un’idonea posizione dell’ancoraggio, lunghezza del cordino e dispositivo di trattenuta. In tale modalità di caduta, la massima distanza di arresto, in qualsiasi condizione, non può essere superiore a 600 mm, sia in direzione verticale, sia su un pendio dove è possibile camminare senza l’assistenza di un corrimano.
•caduta totalmente prevenuta: situazione in cui si realizza la condizione di prevenzione totale di rischio di caduta dall’alto, tramite un sistema di trattenuta che impedisce al lavoratore di raggiungere la zona in cui sussiste il rischio di caduta dall’alto (detta anche “caduta trattenuta”).
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