VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO DEFINIZIONE
La valutazione del rischio biologico è obbligatoria in tutte le attività che comportano il contatto diretto o indiretto con microrganismi di qualsiasi tipo (batteri, virus, ecc.).
Nella valutazione del rischio, il datore di lavoro considera tutte le informazioni disponibili sulle proprietà dei metodi biologici e di lavoro, in particolare:
- Classificazione degli agenti biologici che costituiscono o possono rappresentare un pericolo per la salute umana ai sensi dell’allegato XLVI del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., ovvero dallo stesso datore di lavoro sulla base delle conoscenze esistenti e delle successive modifiche del D.lgs. 81/08 Criteri di cui ai commi 1 e 2 dell’articolo 268 e successive modificazioni;
- Informazioni su possibili malattie infettive;
- Potenziali effetti allergici e tossici;
- Conoscenza delle malattie che colpiscono i lavoratori, direttamente connesse al lavoro svolto;
- Ogni altra circostanza comunicata dall’autorità sanitaria competente che possa incidere sul rischio;
- Sinergia dei diversi gruppi di biologici utilizzati.
La valutazione del biorischio proposta dai consulenti di ICHNOSSICUREZZA SRL è composta dai seguenti dati:
- fasi del processo lavorativo che comportano rischi di esposizione ad agenti biologici;
- il numero dei lavoratori assegnati allo stage di cui alla lettera a);
- gli estremi del responsabile dei servizi di prevenzione e protezione dai rischi;
- metodi e procedure di lavoro adottati e misure preventive e protettive adottate;
- Piani di emergenza per proteggere i lavoratori dal rischio di esposizione ad agenti biologici del Gruppo 3 o del Gruppo 4 in caso di difetto del contenitore fisico.
Descrizione
La valutazione del rischio biologico è un documento utilizzato per identificare, valutare e gestire l’esposizione dei lavoratori a sostanze biologiche potenzialmente dannose come virus, batteri, funghi, muffe, ecc.
Questo rischio è spesso sottovalutato, ma esiste quasi sempre. La durata e il livello di esposizione agli agenti biologici dipendono in primo luogo dalle caratteristiche del ciclo di lavoro e dell’ambiente di lavoro, ed è necessario avere una conoscenza e un’analisi approfondite di tutti i processi produttivi e di altre operazioni che possono prevedere una possibile esposizione agli agenti biologici durante il loro sviluppo.
Metodo
Il metodo di calcolo utilizzato si basa su un algoritmo che tiene conto di diverse variabili:
la gravità del microrganismo (livello di rischio), la capacità di trasmissione, il rischio patologico di trasmissione, la capacità di generare epidemie e la facilità di cura e prevenzione .
Quando è obbligatorio la valutazione del rischio biologico?
Quando i microrganismi sono utilizzati intenzionalmente (laboratori, centri di ricerca, sanità) o quando è possibile l’esposizione a microrganismi (aziende agricole, aziende alimentari, società di gestione dei rifiuti, cliniche, hotel e famiglie ospitanti, scuole, anche semplici uffici, ecc.).
Il piano di miglioramento
Sulla base dei risultati ottenuti si possono adottare diverse misure di miglioramento. Le condizioni igieniche di lavoro possono essere migliorate, la sorveglianza sanitaria (prevenzione primaria: vaccinazioni) e la formazione specifica aggiuntiva disponibile.