VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO DEFINIZIONE
La valutazione del rischio chimico è obbligatoria in tutte le attività in cui vengono utilizzate, prodotte (intenzionalmente o come rifiuto) sostanze chimiche di ogni tipo. In una valutazione dei rischi, il datore di lavoro individua inizialmente la potenziale presenza di agenti chimici pericolosi sul posto di lavoro e valuta i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori posti dalla presenza di tali agenti, tenendo conto, in particolare: a) le sue proprietà pericolose; b) Informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal fornitore attraverso le relative schede di sicurezza redatte ai sensi del Regolamento (CE). 1907/2006 Parlamento Europeo e Consiglio.
Una valutazione del rischio chimico è un’indagine specifica che identifica, valuta e riduce i rischi associati all’esposizione. La valutazione prevede l’analisi delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, nonché l’analisi del ciclo produttivo per individuare eventuali rifiuti o prodotti trasformati diversi dai prodotti di partenza analizzati utilizzando le schede di sicurezza.
I metodi di calcolo utilizzati dal nostro studio per la valutazione del rischio chimico sono:
- MOVARISK
- VLE (NORMA UNI 689: 1997)
- VLE (NORMA UNI 689:2019)
- ALlPiRisCh
Quando necessario, viene eseguita anche l’analisi ambientale per ottenere una comprensione più precisa di cosa (e quanto) i lavoratori sono esposti alle sostanze.
Per la valutazione delle polveri respirabili, VOC e SOV vengono utilizzati campionatori aria ambiente.
Quando è obbligatorio?
Quando vengono utilizzate sostanze chimiche, quando i lavoratori sono esposti a polvere o gas, durante la lavorazione e si ottengono sostanze chimiche. NOTA: anche il toner è una sostanza chimica.
Piano di miglioramento
I piani di miglioramento devono includere misure per ridurre il rischio. In questo caso la prevenzione parte dalla conoscenza effettiva del prodotto utilizzato (schede tecniche e di sicurezza), fino alla gestione dei rifiuti.